Meningioma

Il meningioma è un tumore benigno, rappresenta circa il 15%-20% di tutti i tumori intracranici; è più comune nel sesso femminile che in quello maschile, con un rapporto F:M pari a 2:1.

In base alla localizzazione i meningiomi vengono classificati in:

meningiomi della convessità

meningiomi della base cranica

meningiomi della fossa posteriore

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) ha classificato i meningiomi in base all’aggressività biologica in:

Meningiomi benigni (grado I): rappresentano l’80% circa dei casi. Sono tumori benigni, a lento accrescimento, non infiltrano il parenchima cerebrale ed hanno una scarsa tendenza a recidivare.

Meningiomi atipici (grado II): circa il 10-15% dei casi. Sono tumori con un grado di aggressività biologica intermedio che tendono a recidivare a distanza.

Menigiomi anaplastici (grado III): i più rari con un’incidenza del 2-3% dei casi, caratterizzati da un’elevata aggressività biologica, tanto da essere considerati tumori maligni. Al contrario dei meningiomi benigni, possono presentare aree di infiltrazione del parenchima cerebrale e delle strutture ossee e recidivano frequentemente. E’ stata evidenziata una correlazione tra alterazioni della regolazione ormonale e la genesi di meningiomi nel sesso femminile. Nel sesso femminile esiste una certa correlazione tra sviluppo di tumori della mammella e di meningioma.

Sintomi

La presentazione clinica dei meningiomi dipende dalla localizzazione del tumore stesso. I meningiomi sono spesso tumori a lenta crescita, e i sintomi di presentazione sono spesso insidiosi. L’insorgenza e la lenta evoluzione di un mal di testa è il quadro classico. Insorgenza di crisi epilettiche per meningiomi di convessità è frequente, così come i cambiamenti della personalità. I pazienti con meningioma della base frontale di grandi dimensioni sono spesso confusi e trattati per demenza o depressione.

Diagnosi

Meningioma del tentorio in fossa cranica posteriore

Alla TC il meningioma può apparire isodenso o iperdenso, spesso disomogeneo per la presenza di calcificazioni, ed associato ad erosione ossea circostante. Caratteristico è il dural tail. Alla RM appare ipointenso in T1 e iperintenso in T2. I meningiomi possono essere difficilmente visualizzati alle scansioni di RMN encefalo se non viene somministrato il mezzo di contrasto (gadolinio).

Terapia

La terapia è chirurgica e consiste nella rimozione della lesione. I meningiomi presentano di solito un piano di clivaggio (una distinzione netta tra tessuto cerebrale e neoplasia). Nel caso in cui la lesione abbia infiltrato strutture nobili, si puo’ non effettuare una rimozione totale, lasciando un piccolo residuo adeso a queste strutture (nervi cranici, arterie o vene cerebrali) che potra’ poi essere trattato con radioterapia o comunque controllato con esami di Risonanza Magnetica nei mesi ed anni successivi. Nei casi di meningiomi anaplastici è consigliata la terapia radiante post-chirurgica.

Questa informazione viene fornita solo a fini educativi e non deve essere considerata un consiglio medico. Non è stata presentata per sostituire il giudizio clinico indipendente del medico sull’appropriatezza ed i rischi della terapia riguardanti il singolo paziente.